SVILUPPO
La stimolazione precoce dei cuccioli
Luca Rossi
Oggigiorno è d'estrema attualità condurre riflessioni sugli aspetti della mente del cane. L'ingresso del fedele amico all'interno dell'ambiente domestico umano e la stretta dipendenza affettiva istituita tra cane e famiglia hanno moltiplicato l'interesse per la comprensione dei comportamenti canini.
Ogni cane dovrebbe avere la possibilità di essere inserito armoniosamente nell'ambiente sociale dell'uomo e saper reagire convenientemente ad ogni stimolo che riceve dall'esterno.
La stimolazione precoce dei cuccioli, secondo la mia visione, favorisce questa possibilità.
Nello studio delle fasi di sviluppo psicologico-emotivo dei cani, diventa essenziale analizzare ogni periodo di sviluppo.
Quando la madre raggiunge i 45 giorni di gravidanza, nel periodo prenatale, i cuccioli nel suo ventre mostrano già sensibilità tattile. Gli stati emotivi della madre sono rilevati dai piccoli, vale a dire, i cuccioli sono sensibili allo stress materno. Gli allevatori hanno la responsabilità di creare ambienti adatti all'istituzione di una situazione armoniosa e tranquilla, dove la madre possa condurre il periodo di gravidanza in modo sereno.
Nei primi dieci giorni dalla nascita, la vita dei cuccioli è caratterizzata da termottattismo, in pratica il loro comportamento è indirizzato verso una fonte tattile di calore. Il riflesso di suzione li orienta verso la ricerca del capezzolo ed il riflesso perineale è attivo.
In questa fase della progressione psicologica emotiva, avviene lo sviluppo neurologico neonatale, definito sinaptogenesi. Questo aspetto è molto importante perché influenzerà la capacità di apprendimento del cane. Le sinapsi, componenti del sistema nervoso centrale, crescono e si sviluppano, giungono a maturazione e se non vengono adeguatamente stimolate, si distruggono.
La stimolazione precoce dei cuccioli asseconda la maturazione delle sinapsi e ne evita la distruzione. Un numero elevato di sinapsi aumenta la capacità d'apprendimento del cane e ne favorisce uno sviluppo caratteriale equilibrato.
Tutto ciò favorisce la stabilizzazione selettiva delle sinapsi, che comporta l'omeostasi sensoriale. Per omeostasi sensoriale si definisce la capacità del cane di mantenere costante l'ambiente interno, favorendo l'adattamento dell'organismo ad eventuali modificazioni dell'ambiente esterno. L'omeostasi sensoriale caratterizza la regolazione della temperatura corporea, la regolazione del ricambio idrico, la regolazione del comportamento alimentare, l'attività della ghiandola ipofisi e la regolazione delle manifestazioni comportamentali.
Questo ultimo aspetto è molto importante perché consente al cane di porsi quotidianamente agli stimoli provenienti dall'esterno con la corretta interpretazione di eventi e la conseguente espressione di risposte adeguate.
Verso la terza settimana di vita, nel periodo di transizione, i cuccioli definiscono le loro capacità percettivo-sensorie, cioè si completa lo sviluppo dei sensi vista e udito. In questo periodo ha inizio la fase d'individuazione del simile e dei partner sociali disponibili. Simultaneamente i cuccioli sviluppano dipendenza affettiva nei confronti della madre.
L'attaccamento alla madre da parte dei cuccioli è favorito da particolari feromoni emessi dalla madre. Questi feromoni sono definiti DAP, vale a dire d'appagamento materno. La presenza di queste particolari sostanze chimiche ha effetto tranquillizzante ed appagante sui cuccioli. I feromoni sono captati direttamente dal sistema libico.
Senza lo sviluppo dell'attaccamento alla madre, non si può sviluppare l'omeostasi sensoriale con conseguente mancanza di stabilizzazione selettiva.
Alcuni studiosi del comportamento del cane nel trattare il disturbo di comportamento chiamato ansia da separazione, hanno sperimentato l'uso del feromone di appagamento materno (DAP) per cercare di tranquillizzare il cane affetto da ansia. Prima dell'uscita di casa del proprietario, stimolo scatenante l'ansia, è inserito in una presa elettrica di casa uno speciale dispenser del feromone appagante, il cane ansioso ne rileva la presenza e si tranquillizza. Questa potrebbe essere una possibile soluzione agli stati ansiosi dei cani. La sperimentazione è in atto, e probabilmente molto presto si potrebbe disporre di strumenti ausiliari per aiutare cani sensibili e predisposti a stati ansiosi.